Didattica Scienze Naturali, Agrarie e Forestali

Le Scienze Naturali sono quella branca delle scienze che si occupano della descrizione, comprensione e previsione dei fenomeni naturali, basata sulla ricerca empirica dell’osservazione e della sperimentazione, e possono essere suddivise in due rami principali: scienze della vita e scienze fisiche. Le scienze della vita sono conosciute come biologia, divisa nei rami zoologia e botanica, mentre le scienze fisiche sono suddivise in fisica, chimica, scienze della Terra e astronomia.

L’Agraria, o le Scienze Agrarie, sono l’insieme delle discipline e delle pratiche volte alla produzione alimentare. Comprendono: l’agronomia, la zootecnia, le coltivazioni arboree, le coltivazioni erbacee, le coltivazioni orticole, la fitopatologia, la zooiatria, l’idraulica agraria, la meccanica agraria, le costruzioni rurali, l’economia agraria, l’estimo e l’agrimensura, le industrie agrarie, la chimica agraria, la biologia vegetale e animale, la microbiologia alimentare, il miglioramento genetico, la pedologia, le ingegnerie agrarie, agroenergie e molte altre discipline indispensabili al fine dell’articolata pratica quale la produzione alimentare in larga scala.

L’insegnamento universitario in Italia, delle materie attinenti all’agricoltura è stato affidato agli orti botanici di cui rimangono diversi esempi sul suolo nazionale.

Il 5 ottobre 1840, con la Notificazione del Granduca Leopoldo II di Lorena, veniva istituita la cattedra di Agricoltura e Pastorizia nel quadro della riforma del piano di studi dell’Ateneo Pisano. Quale primo titolare venne chiamato il Marchese Cosimo Ridolfi, agricoltore, cultore di studi agrari e accademico georgofilo, deciso ed autorevole propugnatore dell’idea innovatrice di “professare agricoltura all’Università”. Con notificazione della Sopraintentenza degli Studi del Granducato di Toscana, in data 1 marzo 1844 venne istituita la Scuola di Agraria. Essa rilasciava un diploma accademico che ha costituito il primo ordinamento di studi universitari, di cui si abbia notizia, per il conseguimento di una laurea in scienze agrarie. La Facoltà di Agraria fu istituita definitivamente nel 1871 ed è stata la prima istituzione universitaria di studi agrari nel mondo.

In contemporanea nel 1870 nacque la Scuola superiore di agricoltura di Milano e, subito dopo, quella di Portici (Napoli), che, nell’immobilismo culturale italiano, costituirono una vera svolta.

In Italia con il termine “agraria” si indicano soprattutto alcune facoltà universitarie che si sono occupate storicamente del settore primario, ma che negli ultimi decenni hanno mostrato grande interesse anche per il settore industriale, dal campo alimentare alle biotecnologie. Le università propongono corsi nelle macroaree di Scienze e Tecnologie agrarieScienze forestali e ambientaliProduzioni animaliBiotecnologieAmbiente e TerritorioViticoltura ed EnologiaTecnologie alimentari.

Le Scienze Forestali sono un insieme di discipline scientifiche che studiano l’ecosistema forestale e, in generale, l’ambiente naturale con maggiore riguardo nei confronti della gestione del patrimonio boschivo pubblico e privato, insegnato in Italia nel corso di laurea e laurea magistrale in Scienze forestali e ambientali.

I corsi di studio sono generalmente articolati in 3 anni a cui seguiranno altri 2 anni di laurea specialistica, mirati inizialmente al consolidamento della formazione scientifica di base (matematica, fisica, chimica, biologia) per poi ampliarsi fornendo numerose conoscenze interdisciplinari nei campi della selvicoltura, dell’ecologia, della dendrometria, della botanica, dell’idraulica forestale e dell’idrologia forestale, delle costruzioni forestali, delle sistemazioni idraulico-forestali, dell’economia, della politica e del diritto forestale,dell’estimo, della zoologia ed entomologia, dell’alpicoltura e dell’agricoltura montana, della patologia forestale (branca della patologia vegetale),della genetica, della geologia e mineralogia, della pedologia e della fisica e chimica del suolo, dell’assestamento forestale, della xilologia, della topografia e cartografia, della tecnologia del legno e della meccanizzazione forestale. Questa istruzione poliedrica permette al dottore forestale di applicare le proprie conoscenze per gestire, sviluppare, proteggere e perpetuare ecosistemi complessi quali i boschi, le foreste e tutte le formazioni vegetali spontanee o artificiali, nonché in generale alla gestione, salvaguardia, pianificazione e progettazione dell’ambiente e del territorio, del patrimonio floristico e faunistico, della filiera agro-silvo-pastorale, della produzione e commercializzazione dei prodotti forestali. Durante il corso di studi, le lezioni sono affiancate a necessarie esperienze pratiche che spaziano dalle escursioni in bosco atte alla realizzazione di aree di saggio, matricinatura, cavallettamento ed operazioni di prelievo dendrometico, attività di laboratorio riguardanti la ricerca di patologie sulle specie forestali, laboratorio entomologico con la guida al riconoscimento delle diverse specie fitofaghe e xilofaghe, laboratorio di botanica forestale per il riconoscimento delle diverse specie vegetali e il riconoscimento dei costituenti cellulari tramite l’impiego di strumenti di laboratorio, uscite in campo per il rilievo topografico di confini fisici naturali ed antropici.

La prima scuola forestale nasce a Vallombrosa (FI) nel 1869 come Regio Istituto Superiore Forestale, per poi essere annessa alla Facoltà di Agraria nel 1936. La prima Università italiana ad attivare un corso di laurea in Scienze Forestali è stata quindi l’Università degli Studi di Firenze, seguita dall’Università degli Studi di Padova nel 1967. Oggi tale corso è presente anche in altri atenei sparsi in tutta Italia.

Ecologia forestale

È la disciplina che sta alla base di tutta la gestione forestale. Per poter intervenire correttamente all’interno del bosco è infatti necessario capirne la struttura e le dinamiche. Oltre alle nozioni di base di ecologia vengono fornite quelle specifiche dell’ecosistema forestale: il rapporto delle piante con le varie componenti ecologiche, in particolare con l’acqua, con la radiazione solare, con l’atmosfera, con la zoocenosi.

Pedologia e chimica del suolo

Studia i processi fisici, chimici e biochimici che avvengono a carico della materia organica e minerale del terreno, le proprietà fisico-chimiche dei diversi tipi di suolo e alla fertilità legata agli elementi nutritivi, fornendo inoltre le basi per lo svolgimento di analisi chimiche e fisiche atte ad individuare i parametri caratterizzanti del suolo, che vanno ad influenzare tutte le caratteristiche del soprassuolo (tessitura, struttura, porosità, ecc…). La diversificazione dei vari tipi di humus e di suolo in relazione all’origine geologica della roccia madre sono le caratteristiche fondamentali sulle quali è possibile orientare certe scelte gestionali.

Selvicoltura generale

Questa materia introduce la gestione forestale in generale, andando a studiare i meccanismi di rinnovazione, formazione ed evoluzione dei vari tipi di popolamento. Attraverso lo studio di questa disciplina si acquisiscono le basi tecniche per effettuare indagini stazionali, applicare le diverse forme di governo (quali ceduo, fustaia coetanea, fustaia disetanea, ecc…), le diverse forme di trattamento (quali taglio raso, tagli successivi e varianti) nonché le modalità di conversione e trasformazione del bosco.

Selvicoltura speciale

Costituisce un approfondimento della Selvicoltura Generale, va ad analizzare le peculiarità delle singole formazioni forestali (ad esempio Peccete, Faggete, Castagneti, Querceti, ecc…) sulla base di quanto studiato nella parte generale.

Dendrometria

Fornisce conoscenze sugli strumenti e sui metodi atti a stimare le grandezze forestali e in particolare a quantificare la risorsa legno, studiando anche la dinamica degli incrementi (Dendroauxonomia). I parametri rilevati con la dendrometria hanno importanti ricadute in campo gestionale e commerciale.

Zootecnia sostenibile

Il corso di studio si prefigge l’obiettivo di fornire conoscenze sulle forme di allevamento estensivo nell’ecosistema montano. Il programma prevede la conoscenza di razze animali autoctone con accenni alle caratteristiche morfologiche, anatomiche e produttive. La seconda parte del corso prevede lo studio dei meccanismi anatomici a produzione del latte e della carne e del razionamento alimentare in funzione del fabbisogno animale.

Entomologia

Questo corso fornisce allo studente informazioni utili al riconoscimento degli insetti di interesse agrario con approfondimenti sulle funzioni anatomiche e fisiologiche. L’esame prevede generalmente anche la preparazione di una cassetta entomologica con la raccolta di alcune specie di insetti.

Meccanizzazione

Lo studio di questa materie fornisce conoscenze di base sui mezzi agricoli e forestali utili alla lavorazione e conservazione dei suoli e per le operazioni di utilizzazione forestale.

Sistemazioni idraulico-forestali

È un corso caratterizzante in cui vengono trattate nozioni di ingegneria di costruzione e principi di fisica utili alla realizzazione di opere di contenimento delle acque, dei suoli e degli ecosistemi minacciati dall’erosione idrica. Spesso l’esame prevede la progettazione di una traversa o altra opera di sistemazione idraulico-forestale. Sono poi presenti numerose altre materie che garantiscono al Forestale una visione completa del funzionamento dell’ecosistema foresta, nonché delle attività professionali ad esso legate: Botanica, Topografia, Alpicoltura, Zoologia Forestale, Zootecnia, Sistemazioni Idraulico-Forestali, Ingegneria Forestale, Tecnologia del Legno, Economia ed Estimo Forestale, Patologia Forestale, Legislazione, Meccanizzazione Forestale.

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