Tappa n. 32 AVML Passo della Forcella – Passo delle Lame
Sezione Zatta
Caratteristiche del percorso
Manutenzione tappa a cura di: CAI Sez. Ligure
Si cammina prevalentemente tra i boschi, effettuando vari saliscendi. Si raccomanda di fare attenzione lungo il sentiero in caso di pioggia, neve e/o nebbia. In caso le previsioni meteorologiche annuncino probabilità di pioggia o neve si invita a non intraprendere il percorso.
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Motivi di interesse
Il Passo della Forcella, punto di partenza (o d’arrivo) della tappa, è uno stretto valico scavato negli scisti argillosi, rocce assai più erodibili delle ofioliti e delle arenarie che formano i vicini monti Aiona e Ramaceto. La strada che passa per la Forcella è stata costruita in tempi relativamente recenti. Anticamente, la principale via di comunicazione tra Chiavari e la Val d’Aveto era la mulattiera che passava per il Passo del Bozale, dove ancora oggi si trova una cappelletta che può offrire uno spartano ricovero. Un’altra antica cappella che era usata anche come riparo, sorge al crocevia del Passo delle Lame.
Sviluppo
Passo della Forcella (875 m) – Monte Pian del Croso (1028 m) – Versanti nord–ovest e nord–est del Monte Bozale – Passo del Bozale (965 m) – Passo delle Rocche (1105 m) – Passo delle Lame (1300 m).
Difficoltà: E
Passo della Forcella – Passo delle Lame
Dislivello: 590 m circa
Tempo di Percorrenza: 2.45 ore
Passo delle Lame – Passo della Forcella
Dislivello: 160 m circa
Tempo di Percorrenza: 2.15 ore
Raccordi AVML che si incontrano lungo la Tappa
- Raccordo AVML n°63 Cabanne – Passo del Bozale
- EX Raccordo AVML n°64 Cabanne – Passo delle Rocche (Ex Raccordo AVML tolto da Regione Liguria e C.A.I. ora sentiero sempre nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto con segnavia geometrico F.I.E. Liguria)
Tappa n. 33 AVML Passo delle Lame – Passo della Spingarda
Sezione Zatta
Caratteristiche del percorso
Manutenzione tappa a cura di: in via di assegnazione – Gestione C.A.I.
Si scavalca l’ampio dorso del Monte Aiona (1701 m), dove l’Alta Via raggiunge la quota più elevata del tratto appenninico. La salita e la discesa dal Monte Aiona sono prive di difficoltà, ma occorre tenere presente che la nebbia può arrivare all’improvviso, creando notevoli problemi d’orientamento. L’altopiano dell’Aiona, per la particolare natura della roccia, è una zona d’anomalia magnetica dove la bussola è inutilizzabile. In caso di nebbia, quindi, si può fare affidamento solo sui segnavia, che per questo motivo sono numerosi. D’inverno, con neve e ghiaccio, il percorso è consigliabile solo ad escursionisti esperti equipaggiati con piccozza e ramponi.
Attenzione – Notevoli difficoltà nel periodo invernale per l’intenso innevamento – Zona di anomalia magnetica, bussola inutilizzabile. Si sconsiglia la percorribilità in caso di nebbia che qui sale velocissima.
Si raccomanda di fare attenzione lungo il sentiero in caso di pioggia, neve e/o nebbia. In caso le previsioni meteorologiche annuncino probabilità di pioggia o neve si invita a non intraprendere il percorso.
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Motivi di interesse
È una traversata molto bella nel cuore del Parco naturale regionale dell’Aveto: si passa dentro boschi solitari e si percorrono altipiani rocciosi dall’aspetto lunare. Poco lontano dall’Alta Via, nascosti nella Foresta demaniale delle Lame, si trovano i bellissimi laghetti e stagni delle Agoraie. I prati umidi intorno ai laghetti ospitano interessanti esemplari di flora artico-alpina, che normalmente si trovano a quote ben più alte o in regioni nordiche come la Groenlandia.
Di notevole interesse paesaggistico è la sommità del Monte Aiona, costituita da un lungo dorso quasi pianeggiante, nudo e detritico, privo di alberi e arbusti: un paesaggio singolare, che ha un aspetto quasi lunare, specie quando è avvolto dalla nebbia. Il versante nord della montagna, ripido e roccioso, è solcato da ampi canaloni modellati da antichi ghiacciai. Dalla vetta dell’Aiona, nelle giornate limpide si ha un panorama vastissimo, con il mare in basso, le cime più alte dell’Appennino Ligure tutt’intorno, l’Appennino Tosco-emiliano e la catena delle Alpi sullo sfondo.
Sviluppo
Passo delle Lame (1300 m) – Versante nord del Monte degli Abeti – Lagastro (1318 m) – Passo Prè del Lame (1537 m) – Versante sud del Monte Aiona – Passo della Spingarda (1551 m).
Difficoltà: E
Passo delle Lame – Passo della Spingarda
Dislivello: 420 m circa
Tempo di Percorrenza: 2.45 ore
Passo della Spingarda – Passo delle Lame
Dislivello: 170 m circa
Tempo di Percorrenza: 2.30 ore
Raccordi AVML che si incontrano lungo la Tappa
- Raccordo AVML n°65 Magnasco – Lago delle Lame – Passo Pre de Lame – Monte Aiona
- Raccordo AVML n°66 Gramizza – Amborzasco – Moglie Negretta – Passo della Spingarda – Monte Aiona
- Raccordo AVML n°67 Prato Sopralacroce – Monte Aiona (In gestione C.A.I.)
- Raccordo AVML n°68 Variante Tappa n. 34 Prati di Montenero – Incisa della Scaletta (In gestione C.A.I.)
Sezione Zatta
Dal Passo della Forcella, si entra nel cuore del Parco Naturale Regionale dell’Aveto, area di grande importanza in campo naturalistico, paesaggistico e per il permanere di tradizioni ed attività tipiche. Testimonianze storiche sono rintracciabili un po’ ovunque; al Passo del Bozale transita, ad esempio, la direttrice medioevale dalla V. Sturla alla V. d’Aveto, con lunghi tratti di pavimentazione ben conservati. Superata la Cappelletta delle Lame si può accedere, con breve deviazione, al sistema di laghetti di origine glaciale situato alle pendici occidentali del M. Aiona. Dalla sua vetta, rinomata tra gli alpinisti genovesi per i canalini ghiacciati, si può ammirare un circo glaciale di vaste dimensioni ubicato tra il M. Penna e il Passo dell’Incisa. Oltrepassata la stupenda faggeta del M. Zatta si giunge, per lungo e facile percorso, al Passo di Cento Croci, antico valico tra la Repubblica di Genova ed il Ducato di Parma.